Feb. 28th, 2020

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Fandom: Anne with an E
Warning: Drabble 300 parole
Prompt: M2, il carro


Questa storia partecipa al cowt10 di Lande di Fandom



Gilbert cammina a testa bassa, il paniere con dentro le medicine per suo padre tenuto bene sotto il braccio, sarebbe pronto a proteggerlo da qualsiasi persona ed il fatto che siano ad Avonlea lo calma ma non lo rende meno prudente. Quelle medicine sono troppo importanti per suo padre e di conseguenza per lui.

Non vuole neanche pensarci all’eventualità di rimanere completamente solo, senza più neanche suo padre. Non importa se deve lavorare invece che poter studiare come gli piacerebbe, metterebbe da parte qualsiasi cosa per la sua famiglia, a maggior ragione i suoi sogni per il futuro.

Avolea è sempre uguale, così come il tragitto fino a casa sua, ma c’è qualcosa di strano, qualcosa di nuovo che scuote le fronde e le fa suonare in modo differente. Qualcosa di così invadente che riesce persino a fargli distogliere la mente dalla malattia di suo padre e dal suo buon proposito di dedicarsi solo ed unicamente alla sua salute e al suo benessere.

Un rumore ciclico attira la sua attenzione, è un rumore di ruote sul selciato del vialetto che passa di lì vicino. Automaticamente si fa di lato, costeggiando ancora più la linea di alberi che rincorre la strada.

Si volta verso il rumore e vede venirgli incontro un carro trainato da un cavallo, con su un viso famigliare. È Matthew Cuthbert, un uomo ormai avanti con l’età, ma con un senso del lavoro senza eguali e gli occhi chiari e ancora vivaci.

Non è Matthew però a catalizzare il suo sguardo ma la persona che gli è seduta accanto. La prima cosa che nota è il sorriso aperto e la voce cristallina e appassionata che si sente da sopra il rumore del mezzo. Infine, nota una pioggia di capelli rossi che la segue e inspiegabilmente l’allegria lo travolge.



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Fandom: Anne with an E
Warning: Drabble 300 parole, modern!AU
Prompt: M2, la giustizia


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Anna soffia sul tè che tiene tra le mani nella sua tazza con la bandiera inglese. Si infossa un po’ di più nel divano e si copre con il plaid beige che le ha regalato Marilla. Osserva senza prestare troppa attenzione le volute di vapore caldo che si sprigionano dal liquido caldo.

La sua mente è imprigionata in altri pensieri, in momenti diversi da quello presente. Ripensa a tutte le scelte che ha preso nella sua vita, che l’hanno portata ad essere una giornalista prima ed una scrittrice poi e a tutte le persone che ha conosciuto grazie al suo lavoro e a tutte quelle che ha perso ed ha lasciato indietro. In particolare, ad una che ha deciso di tornare nella sua vita sottoforma di messaggio sul cellulare, in cui le dice che è nella sua stessa città.

Non sa perché non si è mai permessa di pensare sul serio a lui, bollando come inutili emozioni adolescenziali tutto ciò che ha sempre provato nei suoi confronti ed il modo in cui lo ha allontanato e gli ha detto con freddezza che non erano fatti l’uno per l’altra.

Si era sentita in pace in quel momento, ci ha messo anni però a capire che ciò che si era calmato non era il suo animo ma la sua paura, di lui, delle emozioni che le faceva provare, del tumulto che le creava – e le crea – un suo messaggio.

Guarda nuovamente lo schermo del suo telefono, il tè si è intiepidito tra le sue mani, lo sorseggia lenta e si lascia invadere dal potere benefico della bevanda calda. Forse è arrivato il momento di smetterla di punirsi privandosi senza motivo dell’unica persona che abbia mai amato.

Prende il telefono e rilascia un sospiro.

“Ci vediamo stasera alle 20, va bene?”

 

 




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Fandom: Anne with an E
Warning: Drabble 300 parole
Prompt: m2, la forza


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Anna se ne sta in piedi davanti la classe, con uno dei suoi soliti abiti che scoprono le gambe solo fino al ginocchio. I capelli acconcianti in trecce che ricadono morbide sulle spalle tenute dritte e tese durante il discorso appassionato che sta portando avanti.

Gilbert è sempre rimasto affascinato dal modo che ha Anna di parlare e di coinvolgere le persone in quelle che sono le sue battaglie. Ama il modo in cui i suoi occhi diventano grandi quando denuncia una scorrettezza o ingiustizia, il modo in cui gesticola quando incita i suoi compagni ad indignarsi per ciò che di certo non può essere giusto ed il modo in cui il suo viso e il suo corpo sembrano attraversati da chissà quale forza invisibile che le animano le membra.

È questo che lo ha affascinato da sempre, il contrasto netto che c’è tra la sua figura minuta, quasi dimessa se non la si guarda con attenzione e la forza d’animo che invece si sprigiona non appena poni un minimo di attenzione ai suoi movimenti ed alle sue espressioni.

È una forza tutta sua che sembra attestare con convinzione che la sua presenza nel mondo è utile ed indispensabile quanto quella di qualsiasi altra persona e proprio da questa convinzione scaturiscono tutte le sue parole.

Quelle stesse parole che ora sta rivolgendo alla sua classe, che forse non può capirla e ancora meno può capire ciò che la anima, ciò che si agita al di sotto della sua pelle e che la fa agire in quel modo, ma che per Gilbert è chiaro e cristallino.

Forse è per questo che non può fare a meno di pendere dalle sue labbra e di condividere esattamente tutto ciò che lei dice, perché ogni sua parola è pregna della forza del suo cuore.



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Fandom: Anne with an E
Warning: Drabble 300 parole
Prompt: M2, la temperanza


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Anna non è mai stata una persona calma. Sebbene cerchi di trattenersi e di essere sempre al proprio posto per non disturbare, in realtà le risulta parecchio difficile. È così da che ha memoria, sin da quando è nell’orfanotrofio, la sua immaginazione, tratto distintivo del suo essere, è essa stessa prova della mancanza di equilibrio delle emozioni.

Non si è mai curata di questo, perché la sua immaginazione in un modo o nell’altro l’ha salvata, l’ha protetta. Così come il suo entusiasmo ed il suo trovare del bello anche in un sudicio luogo buio di paura. All’orfanotrofio, dove non era riuscita a creare dei bei ricordi, l’immaginazione e l’irruenza delle sue emozioni l’hanno tenuta in vita, ma adesso, che si trova ad Avonlea ed è finalmente felice e circondata da persone che le vogliono bene a volte si rende conto che forse esagera.

Non tutti sono disposti ad essere travolti da lei e dalle sue emozioni, alcuni ne soccombono, altri le rifuggono. Per questo il modo in cui Gilbert invece sembra accettarla e accogliere le sue emozioni la lascia senza parole.

Gilbert sembra sempre calmo e razionale, molto più maturo dell’età che ha. Con una vita difficile anche lui eppure esattamente come lei, sempre pronto a vedere il lato positivo della vita ma senza esserne sopraffatto, mantenendo l’equilibrio e la calma. Con un piede a contatto con le sue emozioni e l’altro ben saldo sulla terra e sulla realtà.

Nonostante il suo essere interiore è tendenzialmente diverso da lei, non rifigge le sue emozioni e la sua irruenza, anzi, sembra farsi carico delle emozioni di Anna senza lasciarsi sopraffare, senza respingerla e senza lasciarsi intimorire. Insieme a lui, Anna, ha capito cosa vogliono dire le parole “serenità” ed “equilibrio”, e soprattutto ha imparato a non temerle e invece ad accoglierle.



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Fandom: Anne with an E
Warning: death, spoiler 3 stagione, drabble 300 parole
Prompt: M2, l'arcano senza nome


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La vita di Anna è iniziata con la morte. I suoi genitori l’hanno lasciata quando lei era poco più che appena nata nell’orfanotrofio che poi l’ha cresciuta. Ha visto bambini essere adottati ed andarsene, altri morire per febbre, altri morire per qualcosa che non è mai riuscita a spiegarsi, ma che faceva sembrare le loro facce tetre così come i loro cuori.

Nonostante questo, non si è mai abituata alla morte, non sa neanche se è possibile farlo. Se arriva un certo punto della vita in cui sei sopravvissuto a così tante persone che ti rassegni ed impari ad accettarla di buon grado. Oppure se per sempre si sentirà come in quel momento: impotente, inutile e tristissima.

Le hanno da poco comunicato che Mary, la dolcissima Mary, è morta per un’infezione che non sono riusciti a curare. Il suo cuore è svuotato, non sente più nulla, nemmeno la rabbia che le aveva tenuto compagnia nei giorni di malattia.

Guarda Gilbert davanti a lei. Ha lo sguardo spento, rivolto al pavimento, le braccia molli lungo il corpo. Non piange, forse ancora non ne ha la forza. Dalla stanza si sentono invece venire i lamenti di Bash, sono l’unica cosa che si muove in quel momento di calma assurda e aliena.

Guarda ancora l’immobilità di Gilbert ed il modo in cui il suo viso si concentra sul nulla e si rende conto che lui ha dovuto far fronte alla morte per tutta la sua vita. Ha visto entrambi i suoi genitori morire, si potrebbe dire che la morte lo accompagna da tutta la vita. Molto più di come ha fatto con lei.

Senza pensarci gli va incontro. Lui non la guarda finché non gli è esattamente davanti. Alza le braccia e gli cinge le spalle. Gilbert si lascia andare finalmente al pianto.



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Warning: Drabble 300 parole, modern!AU
Prompt: m2, la stella


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La brezza marina gli è sempre piaciuta, non importa che sia umida e pesante sulla pelle. Lui non la percepisce così, per lui è sempre stata una specie di coperta che gli tiene l’animo al sicuro, come quando da piccolo si copriva con il lenzuolo per tenere fuori i mostri.

Poco distante lo raggiungono il suono del crepitio del fuoco, le risate dei suoi amici e il suono di qualche nota che proviene dalle corde pizzicate di una chitarra. Davanti a lui il mare è placido, lo guarda infrangersi sugli scogli e sulla riva, senza motivazione ma con continuità. La sicurezza di quel movimento gli mette quiete. Persino il buio tetro ed oscuro del mare che si unisce al cielo all’orizzonte contribuisce a renderlo sereno, non percepisce la sua oscurità come una minaccia.

Forse perché il cielo è trapuntato di stelle luminose, migliaia di minuscolissimi cerchietti che si riflettono sul mare davanti a lui.

Poggia le mani all’indietro e lascia andare la testa, permettendo agli occhi di perdersi tra il labirinto di luce che creano le stelle. Una più luminosa delle altre attira la sua attenzione. È chiara e la sua luce è mutevole, non fissa come la maggior parte.

Probabilmente ce ne sarebbero mille altre più belle e meritevoli di attenzione ma lui sceglie quella sulla quale concentrarsi, forse perché non gli sembra mai uguale e al tempo stesso rassicurantemente fedele al suo essere. Come se dopo aver capito ed accettato alcune regole che la muovono, ammettendo un certo margine di errore, sembra niente più niente meno che la cosa più vicina alla definizione di casa che Gilbert possa dare.

«Vieni a giocare con noi?», chiede una voce entusiasta.

Gilbert sorride ed annuisce. La sua stella in cielo non c’è più perché adesso è sulla terra insieme a lui.



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Warning: Drabble 300 parole
Prompt: M2, la luna


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Anna è circondata dai suoi amici, sono usciti nonostante l’ora tarda per assistere al prodigio che ci sarà di lì a poco. C’è Diana accanto a lei, che le sorride complice ed eccitata all’idea. La maestra è a capo del loro piccolo gruppo e li sta portando in uno spiazzo dove riusciranno a vedere meglio ciò che finalmente accadrà in cielo.

Anna non può pensarci che la luna così grande e luminosa verrà coperta da un’ombra facendo piombare il mondo in un buio interrotto solo dalle fievoli luci delle stelle. Eppure, è questo a cui assisteranno a breve.

I ragazzi arrivano finalmente al luogo designato e nessuno di loro riesce più a stare nella pelle per l’emozione, persino Gilbert Blythe che di solito è così distaccato, pacato e maturo adesso sembra preso da un’euforia nuova.

La maestra attira la loro attenzione e chiede loro di spegnere le torce che si sono portati, in più di non allontanarsi quando la luna sarà completamente buia e di rimanere ognuno accanto al proprio compagno. Anna e Diana si fanno più vicine e si stringono la mano.

Finalmente il prodigio ha inizio e sulla faccia luminosa della luna si inizia ad intravedere un’ombra curva che lentamente inizia a coprirla. Le ragazze emanano gridolini di eccitazione e aspettativa alla vista, così come i ragazzi. Tutti si fanno gli uni più vicini agli altri ed Anna sente qualcuno sfiorarle la mano libera dalla presa di Diana, si volta e con l’ultimo barlume di luce lunare riconosce il viso di Gilbert.

La notte si fa buia all’improvviso, il loro gruppo è scosso da un fremito eccitato ed Anna sente delle labbra calde sulla sua guancia e si lascia andare al contatto chiudendo gli occhi. Quando la luna torna splendente Gilbert è di nuovo al posto di prima.



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Warning: Drabble 300 parole
Prompt: M2, il sole


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Gilbert rimane in disparte a guardare i suoi amici rincorrersi felici. Andranno tutti al college, o comunque la maggior parte andrà al college. Lui invece proseguirà con gli studi di medicina. Anche se è tutto ciò che ha sempre desiderato e sognato non può fare a meno di sentire quanto meno un po’ di malinconia.

Guarda Anna giocare felice con le altre, la vede sorridere e poi sgranare gli occhi, nella tipica espressione che fa quando le viene in mente una nuova fantastica idea che coinvolgerà tutti.

Forse è questo che gli mancherà, la consapevolezza e la certezza che Anna continuerà ad illuminargli a vita come fa e farà ancora per molto con gli altri. Più di tutto, gli mancherà la sua lucentezza, la risata cristallina e la gioia trascinante. La speranza che riesce a infondere in chiunque sia nel suo raggio d’azione.

Le basta uno sguardo, un gesto, una parola per credere anche al più sfiduciato del mondo che tutto può andare bene, se solo lo volesse. I suoi occhi hanno la capacità di guardarti dentro e di farti specchiare e restituire un’immagine migliore di te stesso. Stare con lei gli ha sempre fatto credere di essere molto più di ciò che è, molto più meritevole di qualsiasi suo pensiero.

Lei gli ha fatto credere di poter davvero diventare un medico e realizzare il suo sogno. È questo che riesce a fare: accendere la scintilla nell’anima delle persone e farla divampare, alimentandola ogni giorno di più, finché ce n’è bisogno anche senza che l’altro se ne accorga. Nel momento esatto in cui il fuoco della sicurezza in sé stessi, della fede e della speranza ha preso piede dentro l’animo, ha l’accortezza di fare un passo indietro e guardarti illuminare il mondo con un sorriso. Perché Anna regala nuova vita.

 



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Fandom: Anne with an E
Warning: Drabble 300 parole, modern!AU
Prompt: M2, il giudizio


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Gilbert cammina con le mani premute in tasca e le spalle alte, nel tentativo di ripararsi quanto più possibile dal freddo. I suoi anfibi si alternano veloci sul marciapiede che lo conduce alla palazzina nella quale vive ormai solo.

La neve che dapprima cadeva placida inizia a scendere più velocemente, tanto che piccoli fiocchi si impigliano alle sue ciglia lunghe. Si guarda intorno e decide di ripararsi in una tavola calda dai vetri appannati, sicuramente per il caldo dei condizionatori.

Una ragazza lo accoglie e lo fa accomodare in un tavolo non troppo distante dalla televisione, non sente ciò che dicono ma vede le immagini di un telegiornale che gli passano davanti mute. D’un tratto all’improvviso il suo cuore perde un battito. Sullo schermo al led, una giovane donna con i capelli rossi, il viso affilato ed un sorriso pacato sta presentando il suo nuovo libro.

Senza riuscire a staccare gli occhi dallo schermo chiede di alzare il volume. La voce di Anna è sempre la stessa, così come il suo tono. Il modo in cui sorride invece è più calcolato, non è quel sorriso aperto e sincero che lo aveva fatto innamorare di lui, ma nonostante questo gli apre un buco nello stomaco che non riesce più a richiudere.

Senza che possa fermarli ricordi e immagini di un passato che non c’è più gli si riversano nella mente come un mare in piena, come un’onda che rischia di buttare giù tutti i muri con i quali fino ad allora si è protetto.

Sente la giornalista farle alcune domande ma non presta davvero attenzione alle parole, se non all’annuncio che l’indomani sarebbe stata in città per presentare il libro in un circolo nella sua stessa zona. Non si prende neanche un minuto per pensare. L’indomani aprirà le porte al passato.



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