Stigma

Feb. 25th, 2023 12:26 am
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 Fandom: BTS 
Pairing: Taekook
Warning: Bridgerton!Au, Servant!Jk, Lord!Taetae, secret relationship, mild NSFW che quasi non lo è

Questa storia partecipa al cowt-13 di LDF per la missione m1 della prima settimana.


Taehyung si inchina dinanzi la ragazza con la quale ha ballato per quasi l’intera serata, esattamente quando l’orchestra suona l’ultima nota. Intorno a loro, le altre coppie ancora sono strette nell’ultimo abbraccio furtivo prima che le madri o i tutori vadano a riprendere il braccio delle figlie che hanno messo in mostra come gioielli fino a un secondo prima. 
La dama dinanzi a lui, Clarisse o un nome simile, gli sorride in attesa. La sua tutrice non è ancora andata a reclamare la sua presenza e Taehyung è certo di sapere il perché. È lui il rampollo più ambito di quella stagione e sin dal primo ballo ha avuto code di pretendenti che hanno cercato da lui ben più che un ballo. 
“Ho la gola davvero molto secca dopo aver ballato tutta la sera”, cinguetta Clarisse – ha deciso che la chiamerà comunque così – prendendogli un braccio. 
Taehyung sorride cordiale, mascherando molto bene il fastidio di non potersela svignare, sua madre lo starà sicuramente osservando compiaciuta. Clarisse è bella, ambita, a modo e l’alleanza con la sua famiglia sarebbe perfetta per i loro affari economici. Eppure, a Taehyung non può importare meno di lei. 
La buona etichetta comunque gli impone di soddisfare la richiesta. Così, si volta in cerca di un cameriere con un vassoio ancora pieno e il cuore salta un battito quando incrocia il suo sguardo. 
Il cameriere va verso di loro celermente e gli porge il vassoio così che lui possa prendere un paio di bicchieri. 
“Grazie”, dice civettuola la ragazza ma Taehyung non la guarda.
“Grazie, Jungkook”, dice invece rivolto al cameriere che gli risponde con un sorriso misurato e un breve inchino, prima di ritirarsi proprio mentre Clarisse richiede di nuovo la sua attenzione. 
“Conosci i nomi di tutti i tuoi inservienti?”
“Lavorano nella mia casa da molto tempo”, è la risposta cordiale ed evasiva. 
“Un buon padrone di casa si vede soprattutto da come tratta coloro che sono inferiori a lui. Sei un uomo dalle mille sorprese Kim Taehyung”, dice riappoggiandosi al suo braccio fingendo un’euforia non plausibile considerando quanto poco ha bevuto. 
Si volta per saggiare la situazione in sala e non appena nota che la madre non gli sta più prestando attenzione si dilegua lasciando Clarisse con un broncio offeso di cui non si cura neanche per un secondo. Quantomeno il prossimo ballo lo passerà con qualcuno con la voce meno stridula, spera. 

Nei corridoi c’è ancora fermento ma la festa è praticamente finita e quella farsa di sorrisi finti e moine affettate volge al termine, ponendo fine al mondo in cui Taehyung è costretto a vivere ma che lascerebbe alla prima occasione. 
Mentre si dirige verso la porta di ingresso scambia saluti e convenevoli con ogni persona che incontra: vecchi amici di suo padre, amiche di sua madre e le loro figlie tirate a lucido come cavalli a una mostra. Avrebbe il voltastomaco se non avesse fretta di arrivare in giardino e perdersi tra il buio delle siepi. 
La notte non è rigida, la primavera sta prendendo il posto dell’inverno e Taehyung accelera il passo per non essere visto da chi non dovrebbe. Rallenta solo quando arriva finalmente nella piccola rientranza che si trova tra due alberi dal tronco enorme e le fronde così copiose che scendono verso il basso nascondendolo alla vista di tutti. 
Quello è sempre stato il suo posto preferito della grande casa. Il rifugio dove si nascondeva da bambino e l’anfratto dove passava le sere ora che è adulto. 
Non ci vuole molto perché i rami piangenti si scostino e lascino intravedere Jungkook che entra circospetto, guardandosi indietro per accertarsi che nessuno lo abbia visto. 
Taehyung non aspetta neanche che i rami si siano riassestati prima di buttargli le braccia al collo e baciarlo come se finalmente prendesse aria dopo aver trattenuto il respiro per tutta la sera. Jungkook lo asseconda e gli mette le mani sui fianchi per poi spingerlo contro uno dei tronchi. 
“Siamo impazienti stasera”, gli sussurra sulle labbra, mordendogli quello inferiore. 
“Non ce la facevo più ad aspettare”, risponde sincero Taehyung portandogli una ciocca dei lunghi capelli dietro l’orecchio. 
Jungkook si abbandona al tocco gentile, gli bacia il palmo e poi di nuovo le labbra con lo stesso trasporto. “Neanche io ce la facevo più ad aspettare considerando quanto stretti ti vadano questi calzoni”. 
“Ehi”, si lamenta Taehyung colpendolo sul petto, “non mi vanno stretti”. 
Jungkook ride di quella risata cristallina di cui Taehyung è sempre stato innamorato, anche prima di riuscire a dare un nome a quel sentimento. 
“Intendevo dire che lasciano ben poco all’immaginazione, se non fosse per la giacca lunga”, dice baciandogli il collo, una scia leggera, senza fretta che lo fa rabbrividire quando gli si mette in ginocchio davanti. 
Taehyung si abbandona al tronco dietro di lui e dimentica di essere Kim Taehyung, primogenito della famiglia Kim e rampollo più richiesto di quella stagione. Quando Jungkook lo prende tra le labbra tutto ciò che gli interessa sono i rumori osceni che gli escono dalla bocca, le mani grandi e forti che gli stringono i glutei e il silenzio irreale che sembra avvolgerli nel loro nascondiglio. 
Il pensiero del domani non lo tocca, al massimo lo sfiora ma Taehyung sa che finché nessuno verrà a conoscenza del loro rifugio o del loro segreto sono al sicuro. 
Perché niente li può toccare finché sono insieme.
Niente che non siano le mani tremanti dell’altro. 
 

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