Mani sul viso
Mar. 19th, 2023 01:42 am Fandom: BTS
Pairing: Taejin
Warning: ma nessuno in particolare si era detto di scrivere quello che ci veniva in mente ma io ho in mente solo loro da due anni a questa parte non so se va bene spero di sì.
Questa storia partecipa al scrittura casuale su test di prova.
Pairing: Taejin
Warning: ma nessuno in particolare si era detto di scrivere quello che ci veniva in mente ma io ho in mente solo loro da due anni a questa parte non so se va bene spero di sì.
Questa storia partecipa al scrittura casuale su test di prova.
Seokjin guarda il suo riflesso allo specchio. Gli occhi affusolati, il naso dritto, la bocca piccola e le
labbra piene. È bello, come sempre. Davvero lo è sempre? Non c’è un momento in cui è davvero
brutto, un momento in cui sia così insignificante che qualcuno gli dica che è impossibile che
faccia l’idol?
Quegli occhi affusolati lui li vede un po’ spenti, il naso ha una curva strana sulla punta e la bocca
è così piccola da sembrare ridicola. Eppure, sa che tutti lo vedono bello, non è stato difficile
abbracciare quel pensiero a tal punto da inglobarlo e farlo diventare suo.
Ciò che trova difficile è continuare a guardarsi allo specchio e vedersi bello anche dopo una
giornata in sala prove in cui è sempre il più lento ad imparare le coreografie. Non è così facile
neanche quando deve rimanere un’ora in più in studio di registrazione perché la voce non viene
fuori come dovrebbe, non abbastanza soffice, non abbastanza acuta, non abbastanza stabile.
In quei casi, l’immagine allo specchio non è così dolce come lo è di solito, i difetti si evidenziano. È
la stanchezza, si dice spesso. Oppure forse è solo tutto un inganno e prima o poi chiunque si
renderà conto che Kim Seokjin l’aspetto per fare l’idol non ce l’ha di certo figuriamoci il talento.
«Hyung ci sei? Stiamo per andare», Taehyung fa capolino nel bagno nel quale si è rischiuso –
evidentemente non così accuratamente – dopo il concerto, per riprendersi dalla stanchezza di
aver cercato di essere all’altezza degli altri. «Va tutto bene, hyung?», chiede ancora prima che
possa rispondere.
«Certo, Taehyug-ah! Arrivo subito», dice sorridendo ma il più piccolo si chiude la porta alle spalle
e lo guarda.
«Lo vedo quando qualcosa ti preoccupa», dice allungando una mano verso di lui.
Seokjin gliela colpisce poco prima che possa toccargli il volto. «Taehyung-ah, lo sai che mi dà
fastidio mi si tocchi il viso», lo rimprovera ma Taehyung non accenna ad abbandonare il suo
intento.
Lo guarda negli occhi in silenzio e gli tocca un punto in mezzo alle sopracciglia. «Ti viene una
ruga qui in mezzo quando sei preoccupato», spiega premendo il polpastrello sulla sua fronte.
Jin non ama che lo si tocchi in viso, perché il viso è l’unica cosa che lo rende un idol davvero e
non è pronto a lasciare che qualcun altro la tocchi e se ne impossessi. Quasi come se si potesse
stropicciare se ci passano sopra troppe mani.
Taehyung, però, ha le dita sottili e leggere, il suo tocco è sempre deciso quasi imposto alle volte
ma Seokjin non può negare a sé stesso che, anche in questo momento, il punto sulla fronte dove il
dito di Taehyung ancora preme formicoli piacevolmente.
Così come ce lo aveva messo, Taehyung interrompe il contatto. «Adesso va già meglio», valuta
compiaciuto.
Seokjin si volta verso lo specchio. Possibile che un semplice tocco di Taehyung possa aver fatto
sparire una ruga?
La fronte è rilassata. Lo era anche prima, no?
Sulla spalla del suo riflesso allo specchio appare il viso del più piccolo. «Guarda, hyung», dice
alzando le mani e toccandogli gli angoli della bocca con gli indici. Laddove le sue mani lo toccano