Di tramonti e dita tra i capelli
Mar. 20th, 2020 10:36 pm![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Warning: Hogwarts!AU, Merida x Rapunzel, hint Jack x Hiccup, Griffyndor!Merida, Ravenclaw!Rapunzel
Prompt: M2, Cafuné (L'atto di passare teneramente le dita fra i capelli della persona amata); W1) Femslash
Questa storia partecipa al cowt10 e all'iniziativa Prompt di Scorta entrambi di Lande di Fandom
Scende Merida dal dormitorio con di nuovo addosso la divisa scolastica dopo aver lavato con un fantastico incantesimo Gratta e Netta la sua divisa da quidditch. Si dirige con un sorriso enorme sul viso verso le scale della Torre di Corvonero ai piedi delle quali la aspetta un altrettanto sorridente Rapunzel.
«Ciao Pun-Pun, come è andata oggi?» chiede la rossa mettendole un braccio attorno al collo.
«Bene – risponde cercando di evitare che i capelli di Merida le finiscano in bocca – Ho studiato Rune Antiche e Astronomia, non hai idea di quanto siano interessanti e in un certo senso connesse tra di loro», dice entusiasta.
Merida l’ascolta, anche se in realtà non capisce molto di quello che l’altra le dice, le piace vedere il sorriso sul suo volto e la gioia pervaderla quando parla di cose assurde come una lingua antichissima che nessuno usa più ma a quanto pare è importane per capire i fondamenti della magia. Merida forse non comprende ciò che dice ma capisce perfettamente quanto questo faccia felice la sua…ragazza? Ancora non sa come definire ciò che lei e Rapunzel hanno iniziato da qualche settimana a questa parte.
Hiccup continua a dirle che dovrebbero parlarne che lui e Jack stanno molto meglio da quando hanno parlato ma lei non ha cuore di fargli presente di quanto fosse palese che Jack non avesse occhi che per lui e viceversa. Tra loro invece è diverso, non è stato amore a prima vista, non sa neanche se possa essere definito davvero amore. È stata più una naturale evoluzione del loro rapporto, come un bozzolo si trasforma in farfalla così la loro amicizia è diventata…altro.
Rapunzel finisice di parlare e la guarda con gli occhi ridotti a due fessure. «Non mi stavi ascoltando vero?»
«Che? No, figurati ho sentito tutto»
Rapunzel continua a guardarla male con le braccia incrociate al petto.
«Ma sì, parlavi di quella stella… ehm… Sirio?»
«Lascia stare», dice la sventolando una mano davanti la faccia e iniziando a camminare verso il giardino lasciandola un po’ indietro.
La treccia in cui tiene sempre aggrovigliati i capelli ondeggia leggera ad ogni suo passo.
«Dai, dai. Mi dispiace, stavo pensando a quanto sei bella oggi, perciò mi sono distratta»
«Non mi abbindoli con questi complimenti spiccioli da Grifondoro in difficoltà»
Merida ride piano, perché sa che quando tira in mezzo le casate in realtà sta scherzando. Amano prendersi in giro su questa cosa. Anche perché tutto sommato le loro casate vanno abbastanza d’accordo.
«Tu invece che hai fatto?», chiede Rapunzel tornando ad avere lo stesso atteggiamento cordiale e gentile di poco prima.
«Allenamento di quidditch. Oggi abbiamo messo a punto dei nuovi schemi che non lasceranno scampo a nessuna delle altre squadre. Sono certa che quest’anno abbiamo la coppa in tasca», dice più a sé stessa che alla ragazza che intanto la guarda affettuosamente ma con una punta di apprensione al fondo dello sguardo.
«Non ti preoccupare Pun-Pun starò attenta a tutti i bolidi», dice cogliendo al volo l’espressione velata del suo sguardo.
Arrivano nel giardino che il sole è ancora distante dall’orizzonte anche se è palese che a breve scenderà facendo calare l’ombra sulla loro scuola.
Merida si lascia cadere scompostamente su un punto a caso ancora illuminato dai tenui raggi solari del prato, Rapunzel la imita ma con la naturale grazia che la contraddistingue.
Entrambe rimangono a bearsi della luce del sole sulla pelle per qualche istante, poi Merida viene distratta dai riflessi di luce che si creano sui capelli già biondissimi dell’altra. Alla luce del sole sembrano accendersi ed illuminarsi di vita propria, Merida sa che hanno particolari poteri magici e sa anche che Rapunzel non può tagliarli a meno di perdere completamente quel potere.
Inconsapevolmente alza una mano ed attorciglia un dito nei ciuffi che fuoriescono dall’elastico che tiene la treccia. La ragazza se ne accorge e le sorride.
«Ti va di aiutarmi a fare una cosa? Di solito lo faccio da sola ma giacché ci siamo…»
Merida annuisce con convinzione e Rapunzel prende la treccia e scioglie l’elastico. I capelli rimangono legati esattamente come stavano prima finché non ci passa entrambe le mani dentro iniziando a muoverli con forza.
«Mi aiuti a scioglierli?» chiede guardando di sottecchi Merida che è rimasta incantata a guardare la massa enorme di capelli d’oro che si muove attorno a lei.
«Certo», si avvicina cauta e prende una ciocca di capelli. Sono morbidi e leggeri, sembra quasi di non averli in mano, sono anche sottilissimi e sembrano avere una fragilità unica, nonostante Rapunzel non sembri preoccuparsene così tanto.
Merida passa le dita attraverso i capelli affondando completamente in quel mare biondo, venendo investita dall’odore floreale dello shampoo che usa ogni volta che li scuote per scioglierli. I suoi capelli non sono affatto così morbidi né tanto meno domabili, se solo provasse a metterci una mano dentro probabilmente ci rimarrebbe incastrata, non è una cosa a cui abbia mai fatto davvero attenzione in realtà, però adesso che ha i capelli di Rapunzel così lisci tra le dita non può fare a meno di pensarci.
Continua a dedicarsi a lei con dolcezza e calma, prendendosi tutto il tempo di sciogliere ogni più piccolo nodo che si è venuto a creare. Rallegrandosi del fatto che la ragazza sembra del tutto abbandonata al suo tocco come se ci fosse una specie di magia in atto.
«Hai dei capelli bellissimi», commenta continuando a passarci le dita in mezzo.
«Anche tu», commenta Rapunzel senza voltarsi.
Merida sorride e nota che il sole sta per tramontare ma non ha intenzione di fermarsi adesso, rimarrà finché qualcuno non le interromperà venendo loro a dire che è troppo tardi per starsene fuori, non rendendosi conto che anche se il sole sarà ormai sceso in realtà c’è una luce dello stesso oro e di quasi la stessa lucentezza che proviene dai capelli della ragazza più bella e gentile che lei abbia mai conosciuto.
Improvvisamente Rapunzel si abbassa verso di lei e le appoggia la testa sulla schiena con lo sguardo verso il tramonto.
«Guarda, lì il cielo ha il colore dei tuoi capelli».
Merida sorride. «E il sole quello dei tuoi»
«Non è bellissimo?» chiede Rapunzel sorridendo come lei.
«Sì, è bellissimo».