2023-03-09

smile_92: (Default)
2023-03-09 11:00 pm

Not a morning person

Fandom: ateez
Pairing: Mingi x Hoonjoong
Warning: nessuno in particolare, tranne che potrebbero essere un po' ooc ancora non li conosco benissimo ma già li amo 

Questa storia partecipa alla 3 settimana del cowt-13 di LDF

Mingi non è mai stato un tipo mattiniero. A meno che “mattiniero” non significhi “restare svegli tutta la notte fino al mattino seguente”. In quel caso lo sarebbe, ma non è così.
Quindi Song Mingi non è un tipo mattiniero. Ed è il motivo per cui in questo istante, nonostante il resto dei compagni in camera stia facendo a dir poco chiasso, lui continua a dormire beatamente. 
Solo quando Yunho, centonovanta centimetri di mago, gli si butta addosso a peso morto, Mingi riesce ad aprire gli occhi. Anche se sarebbe più corretto dire che sembrano volergli uscire dalle orbite. 
«Muoviti o oggi non ci faranno vedere le chimere», dice mentre si rialza.
Mingi lo ignora e non appena riesce nuovamente a respirare con entrambi i polmoni, si volta dandogli le spalle e ritornando a letto. 
«È inutile», sente dire a Yunho mentre esce dalla camera, «Pensaci tu». 
La persona con cui sta parlando non risponde ma Mingi si figura così perfettamente la sua espressione in mente che sembra quasi abbiano di nuovo preso la pozione telefonamente. 
«Song Mingi», inizia Hoonjoong con tono marziale, «Ti ordino di scendere giù dal letto», termina facendo volare le coperte chissà dove. 
Mingi ha sempre amato che a scuola ognuno di loro sia libero di usare la magia, soprattutto che lui stesso sia libro di fare magie. E lo è davvero tranne quando gli altri la usano contro di lui. 
«Hoonjoong fai immediatamente tornare la mia coperta», dice ancora con gli occhi chiusi. O a quanto pare pensa di dire perché Hoonjoong ride delle sue parole biascicate.
«Se non ti conoscessi e non sapessi già cosa hai detto di sicuro non avrei capito nulla», continua avvicinandosi al letto e accovacciandosi davanti a lui.
Sente il suo respiro sulla pelle prima di aprire gli occhi e trovarselo a due centimetri di distanza.
Lo vede avvicinarsi piano al suo viso e lasciargli un bacio sul naso.
«Buongiorno musone».
Mingi mugugna scorbutico ma la verità è che si sente già un po’ più sveglio e meno incline a rimanere a letto.
«Ha detto Yunho che avete lezione di creature magiche, oggi», continua accarezzandogli i capelli. «Non è tra le tue preferite?»
Mingi gli vorrebbe dire che le sue lezioni preferite sono quelle private di astronomia che gli fa lui la notte ma già solo il pensiero si arriccia su sé stesso, figurarsi le parole.
Si stropiccia gli occhi e anche se potrebbe alzarsi aspetta che Hoonjoong tolga le dita tra i suoi capelli. Le sente scendere, però, sul collo. Il pollice gli accarezza la guancia e le altre dita gli prendono il viso mentre avvicina le labbra alle sue.
Gli lascia un bacio casto e leggero che gli fa passare ogni fantasia di alzarsi dal letto, mentre cerca di approfondire il contatto.
Hoonjoong però lo ferma e poggia la fronte sulla sua, gli occhi sono ancora più grandi visti da così vicino. 
«Se fai il bravo stasera ti do un’altra lezione di astronomia», gli sussurra sulle labbra.
Mingi si sente già più propenso ad iniziare quella mattina, non importano le poche ore di sonno. E poi può sempre dormire durante storia. 
E magari anche durante logica della magia, tanto c’è Jongho che gli passa i compiti.
Sì, è un ottimo piano, pensa compiaciuto mentre – finalmente vestito – esce dalla stanza. 
«Ci vediamo dopo», dice Hoonjoong salutandolo cordiale, «E se sfrutti il povero Jongho a logica lo verrò a sapere».
Mingi mette su la faccia più innocente e ferita che abbia prima di colazione prima di mimare un “io?” con le labbra che avrebbe fatto sentire in colpa chiunque ma non Hoonjoong. 
Lui se ne va ridendo, così come è arrivato, scuotendo la testa.
Mingi resta incanto a guardarlo finché la sua figura non scompare oltre le scale. 
Prossima direzione, riflette pratico, le cucine! A prendere il dolce preferito di Jongho.
Del resto, ciò che Jongho non dirà Hoonjoong non verrà a sapere. 

 
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2023-03-09 11:14 pm

Buon compleanno, hyung

Fandom: ateez
Pairing: ot8 + woosan
Warning: wizard!au, potrebbero essere leggermente ooc 

Questa storia partecipa alla M1 della 3 settimana del cowt-13 di LDF per i prompt scuola e collage


Seonghwa non è mai stato particolarmente affezionato al giorno del suo compleanno.
Non ha mai davvero avuto qualcuno con cui volesse festeggiarlo, o meglio,  nessuno a cui credeva interessasse davvero.
Prima di andare a scuola, lo condivideva con sua sorella e lei è sempre stata accentratrice. 
Non era cattiva con lui, anzi. Ma il carattere tranquillo e quasi passivo di Seonghwa faceva sempre credere a tutti che a lui non interessasse, così le attenzioni venivano catalizzate da sua sorella. È facile dimenticarsi che è una cosa potrebbe essere importante se non lo è per nessuno.
Per questo, forse, quella mattina ci mette un po’ prima di capire perché a colazione, nel grande refettorio, gli altri sette sembrano essere su di giri.
Yunho parlotta con Mingi che finge di ascoltarlo mentre cerca di tenere gli occhi aperti. Jongho è assorto in un discorso con Hoonjoong che interrompe solo ogni tanto per sorridere verso di lui affettato e poi tornare più serio di prima a pianificare quella che agli occhi di Seonghwa sembra un’invasione – probabilmente delle cucine.
San e Wooyoung ridono mentre si lanciano il cibo e fanno qualsiasi cosa facciano sempre loro due. Seonghwa ha smesso di chiedersi se sia flirtare, giocare o picchiarsi.
«Sei pensieroso, hyung», Yeosang lo guarda di sottecchi mentre sbocconcella un croissant. 
Ha sempre lo sguardo attento Yeosang, gli piace quando i suoi occhi affilati si posano su di lui riuscendo a leggerlo come pochi altri sanno fare. 
«Devo consegnare una relazione per Lingue magiche», risponde scrollando le spalle con noncuranza. 
«Non sei mai stato in pensiero per Lingue magiche», ostenta un’eccessiva noncuranza che a Seonghwa non sfugge.
«Sto bene, Yeosang», dice ponendo fine al discorso. «Davvero», continua sorridendo cordiale a Yeosang. 
«Hyung te ne vai?»
«Te ne vai, hyung?», chiedono all’unisono San e Wooyoung.
«Devo rileggere una relazione. Ci vediamo più tardi».
«Alle sette in cortile, hyung», gli dice dietro Yunho. «Non dimenticarti». 
Seonghwa non potrebbe dimenticare un incontro con tutti loro neanche se volesse. 


Aprile è appena iniziato e il cortile si è coperto del primo verde. 
Ha consegnato la relazione di Lingue magiche e ha fatto una miriade di altri compiti e consegne che spera gli garantiscano un buon voto per i voti finali. 
Il cortile è vuoto, non un anima, eppure Seonghwa non si meraviglia: sa perfettamente di essere l’unico di loro che arriva sempre puntuale. 
Non fa in tempo a sedersi sulla grande fontana centrale che San entra barcollando nel cortile guardandosi indietro e imprecando contro quello che Seonghwa è certo essere Wooyoung. 
«Hyung», inizia leggermente a disagio, «Innanzi tutto, buon compleanno», Seonghwa sorride per la sua impacciataggine ma non può negare che il cuore ha iniziato a scaldarsi adesso che si è reso conto di cosa sta succedendo. «Adesso per favore chiudi gli occhi e preparati al tuo regalo». 
Seonghwa, deve essere sincero, non si sente per niente sicuro a chiudere gli occhi. Ma San sembra aver fatto un grande sforzo a venire a chiederglielo e comunque non può essere peggio di quella volta che hanno riempito Jongho di lumache arcobaleno. 
Chiude gli occhi e si pone in attesa, unitamente preoccupato e incuriosito dal vociare che sente. 
C’è un secondo di silenzio prima che Yunho gli dica di aprire gli occhi. 
Davanti a lui tutti e sette i suoi amici, tengono in mano – ben disteso – un cartellone enorme, tanto che Seonghwa si chiede dove l’abbiano trovato, pieno di foto e scritte. 
Sbattendo gli occhi un paio di volte si avvicina e nota che su tutto il cartello è stato fatto un collage di foto che lo ritraggono insieme a loro. 
Si meraviglia di quanto sorride in quelle foto. C’è la volta in cui si sono ubriacati con Mingi e hanno finito a dormire accanto alla capanna del custode dei giardini. Quella volta in cui Hoonjoong ha regalato a tutti loro una pianta carnivora e quella di Wooyoung gli stava quasi per mangiare la faccia.
C’è anche quando al ballo di metà anno ha ballato con Yeosang, nonché la cena a lume di candela che poi è diventato un falò delle loro coperte che aveva organizzato Yunho. 
Seonghwa fatica a trovare le parole perché nessuno ha mai fatto una cosa così per lui. 
Al centro del cartello, con la calligrafia che è sicuramente quella di Hoonjoong c’è scritto  “senza di te non sarebbe stato lo stesso, grazie hyung”.
Seonghwa sente gli occhi pizzicare e il labbro iniziare a tremare.
«Ecco ve l’avevo detto», Ibiza Wooyoung lasciando andare il suo angolo di collage che si ripiega su sé stesso, «Lo odia».
«Stai zitto, Woo», interviene San, «Hyung non lo odi vero?»
«Io avevo detto che siamo dette maghi re gli abbiamo regalato un collage fatto male, fatemelo dire, con foto orrende», dice Wooyoung prima che Seonghwa possa rispondere.
«Non avevi detto per niente così», se la prende Jongho.
«Ms se hai portato un plico di foto vostre dicendo che Seonghwa le avrebbe amate», lo accusa Mingi che sta iniziando a infastidirsi, come sempre quando non sa gestire le situazioni.
«Ecco. Appunto. E me le avete fatte mettere? No. Seonghwa-hyung avrebbe amato un collage con le nostre foto».
«Mi dispiace che non ti piaccia, hyung. Ti faremo un altro regalo», inizia Yunho lasciando il suo angolo e rischiando di fare cadere il collage.
Seonghwa si fionda a riprenderlo e poi cercando di recuperare sé stesso li ferma prima che inizino a litigare sul serio. «Lo amo», dice con la voce tremante. «Nessuno mi aveva mai fatto una cosa del genere».
«È stata una mia idea, hyung!», esclama Wooyoung tornando alla sua posizione per mostrare il meglio possibile l’enorme cartellone, ma San gli tira uno scappellotto prima che possa dire altro.
«Io non so che dire».
«Dì solo che lo metterai in camera», dice Hoonjoong iniziando ad avvicinarsi per abbracciarlo.
«Ma certo, certo che lo metterò in camera», dice chiudendosi nell’abbraccio di Hoonjoong.
Un coro di tanti auguri, hyung lo sommerge mentre tutti lo abbracciano.
Sente Mingi che gli scompiglia i capelli, Wooyoung e San che lo stringono così forte da toglierli il fiato. Yunho che gli tira pacche sulla spalla mentre lo abbraccia e il tocco gentile e delicato di Yeosang sull’altra.
«Grazie, è il più regalo che mi abbiano mai fatto».
«Oddio, hyung, mi dispiace. Pensa gli altri», dice Wooyoung.
«Ma la vuoi smettere», lo sgrida Mingi mentre San gli tira un pizzicotto che lo fa sobbalzare.
«Non avevo mai ricevuto un collage», dice agitando la bacchetta e facendo librare in aria per guardarlo meglio. 
Sente le lacrime spingere nuovamente per uscire. «Adesso lo levo altrimenti piango per tutta la sera».
«E adesso hyung», inizia Mingi, «Andiamo ad ubriacarci come si deve».
«Ho preso dell’idromele buonissimo», lo accompagna Hoonjoong.
Tutti si dirigono verso l’atrio della scuola. Tutti tranne Yeosang.
«Sei stato tu a suggerirlo vero?»
Yeosang si stringe tra le spalle. «Se lo chiedi a Wooyoung è stata una sua idea».
Seonghwa ride sommessamente mentre le grida e le risate dei suoi amici riempiono l’aria primaverile.
«Rientriamo?», chiede quando vede che Yeosang è rimasto dov’era.
«Solo un altro regalo prima che ci costringano a fare giochi scemi per tutta la sera».
Si avvicina e gli lascia un bacio all’angolo della bocca. «Auguri, hyung».
Seonghwa aspetta che gli altri siano ben oltre la porta, gli afferra un polso e se lo porta contro, prima di baciarlo come si deve. Yeosang gli sorride contro le labbra quando si staccano.
«Grazie per gli auguri», risponde Seonghwa prendendolo per mano e tirandoselo dietro.
Il collage è al sicuro tra le mani di Yunho che deve averci lavorato parecchio a giudicare dal modo quasi reverenziale con il quale lo porta. 
Il suo compleanno non è mai stato u ln grande giorno, è vero. Si ritrova a pensare mentre salgono le scale felici. 
Però è certo che i suoi amici troveranno sempre il modo di renderlo indimenticabile.
 
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2023-03-09 11:27 pm

Like fire in my veins

Fandom: ateez
Pairing: woosan
Warning: preslash? Ma neanche proprio un accenno così

Questa storia partecipa al cowt-13 di LDF per la missione M1 della terza settimana

Wooyoung scarta di lato giusto in tempo per non essere colpito dalla fattura che San gli ha lanciato contro.
Gira sui tacchi e senza neanche prendere la mira lancia l’incantesimo. Non ha bisogno di guardarlo per sapere dove si trovi, è come se lo sentisse. Come se il suo senso di orientamento fosse sempre al corrente della posizione di San nel mondo.
Nonostante questo, San riesce a scansarsi all’ultimo, riportando solo una tenue bruciatura sul braccio e l’ennesima divisa da combattimento fumante.
L’insegnante di Duello con la bacchetta fa trillare la campanella e la luce che San aveva già fatto condensare sulla punta della sua bacchetta si spegne.
«Bene ragazzi, per oggi va bene così. Ricordate che domani iniziamo Magie corporali. Il preside mi ha chiesto nuovamente di dirvi che usarle fuori dall’orario di lezione senza un’adeguata preparazione fisica può essere seriamente pericoloso. Non fatemi pentire di aver proposto il corso», conclude il discorso con l’espressione di chi sa perfettamente che xi proveranno lo stesso. «Signor Jung, Signor Choi, ci siamo intesi?».
«Certo, professore», rispondono all’unisono.
 
 
Il dormitorio è ancora vuoto, molti dei loro compagni saranno ancora impegnati con i corsi pomeridiani. Seonghwa sicuramente è a leggere in cortile e Hoonjoong probabilmente a guardare qualcosa di assolutamente invisibile in cielo.
San si lascia cadere sul suo letto con un verso esausto. «L’ultimo colpo è stato un colpo basso», attesta iniziando a spogliarsi.
«Dice dopo aver perso».
«Non è quello», inizia San costringendosi a voltarsi per non fissare Wooyoung che si sta spogliando come se nulla fosse. «Non puoi lanciare un incantesimo senza neanche prendere la mira».
«E chi lo dice? Solo perché sono più bravo di te, hyung, non vuol dire che devi inventarti delle regole».
«Non sei più bravo di me e non…», San ferma la frase a metà perché sul corpo di Wooyoung sembrano passarci decine di fiumi di lava.
Non è la prima volta che succede ma ogni volta ne rimane più affascinato della prima, ogni volta se ne sente più attratto.
«Ti fanno male?»
«Mmm no, piuttosto pizzicano ma l’infermiera mia ha detto di non grattarmi. Dice che la mia pelle deve adattarsi al nuovo potere».
San annuisce e si avvicina attirato come un’ape sul fiore. «Posso toccarle?»
Wooyoung è profondamente serio, una condizione che non gli appartiene per nulla. Annuisce e resta immobile mentre San gli passa le mani sul petto liscio e striato di rosso. In corrispondenza dei filamenti la pelle è più calda, San si chiede come deve essere baciarlo mentre la magia è in circolo.
Gli mette le mani aperte sul petto e si avvicina lentamente all’attaccatura tra il collo e la spalla. Gli lascia un bacio umido che sembra asciugarsi all’istante.
Poi gliene lascia un altro più in basso e un altro ancora sulla linea della clavicola.
«San», esala Wooyoung sotto il suo tocco, mettendogli le mani sulle spalle per spingerlo verso il letto.
«Lo sai che Seonghwa potrebbe tornare da un momento all’altro», gli dice sulle labbra mentre si lascia spingere docile.
«Fortuna che il tuo incantesimo di chiusura è il migliore che sia stato fatto da qualche anno a questa parte», dice recuperando la bacchetta e mettendogliela in mano.
San lo bacia sulle labbra sapendo che se qualcuno fosse entrato in quel momento li avrebbe visto e avrebbe potuto pensare qualsiasi cosa su di loro, ma l’adrenalina che deriva dal poter essere scoperti – almeno per un istante – gli è sempre piaciuta.
Interrompe il bacio solo per lanciare l’incantesimo e sedendosi sul letto, lascia che Wooyoung gli si metta in braccio e lo avvolga.
Seonghwa e Hoonjoong aspetteranno per entrare. Per ora, questo non è un problema di cui San si vuole preoccupare.
 
 


 
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2023-03-09 11:34 pm

Compromessi

Fandom: ateez
Pairing: Yeosang x Seonghwa
Warning: un po' di pining ma veramente un cicinin, potrebbero essere ooc

Questa storia partecipa alla m1 della terza settimana del cowt-13 di LDF 


Yeosang è sempre stato un tipo di poche parole. Non ama i sotterfugi ma apprezza i ragionevoli compressi.
Odia mettersi al sole ma adora gli ultimi raggi del tramonto e i primi dell’alba. Mangia ogni cosa solo dopo averla odorata e nelle discussioni di gruppo è sempre quello che ascolta mai quello che prende la parola. Per questo, in ogni caso, c’è già Wooyoung.
Gli è sempre capitato di essere l’unico bambino silenzioso tra una marmaglia festante. Non che venisse lasciato indietro o escluso, per qualche motivo gli altri lo hanno sempre apprezzato, anche se non ha idea del motivo.
Crescendo, ha iniziato a pensare che fosse perché ogni persona affetta da egocentrismo ha bisogno del suo pubblico e Yeosang è un pubblico perfetto.
Per questo Seonghwa forse lo ha attratto così tanto fin dal primo momento. Perché fa parte del pubblico anche lui ma lui non sembra essere sceso a compressi con le luci dell'attenzione. Se lo va ricavando quel posto, se lo riprende quando gli altri lo forzano a spostarsi.
Mentre Yeosang rimane ai margini della discussione tanto bene che gli altri a volte sembrano dimenticarselo, Seonghwa rimane in disparte attirando l’attenzione. Tanto che i riflettori, senza lui lo voglia tra l’altro, cambiano traiettoria e dal centro passano agli spalti.
Forse è per questo che Yeosang, così come tutti, non riesce a togliergli gli occhi di dosso.
«A che stai pensando?», chiede Seonghwa – a bassa voce come indica il cartello alle sue spalle – alzando gli occhi dalla lunghissima pergamena che sta scrivendo. Sicuramente un compito di Lingue Magiche, solo loro fanno scrivere ancora sulla pergamena.
«Niente in particolare», risponde cercando di dissimulare l’imbarazzo.
«Neanche io sono degno dei tuoi pensieri?»
Saresti degno di qualsiasi cosa mi riguardi se solo volessi, hyung.
«Stavo pensando al progetto di Relazioni interspecie. Ci hanno messo in gruppo e sai che io non lavoro bene in gruppo».
«So che dici di lavorare meglio da solo ma mi sembra che abbiamo lavorato bene l’ultima volta, no?», domanda con la voce che diventa acuta verso il finale, facendogli meritare un coro di shhh stizziti.
Yeosang si ritrova a fissarlo senza sapere cosa dire per un po’, poi scioglie l’espressione concentrata in un sorriso.
«Perché tu mi piaci, hyung».
Seonghwa non risponde e non muove un muscolo, il tempo pare come fermarsi nella grande biblioteca. Il silenzio che aleggia non fa che acuire la sensazione di essere sospesi.
Poi Seonghwa riabbassa lo sguardo sulla pergamena e con le guance arrossate – Yeosang se ne accorge anche se cerca di nasconderle – gli risponde mugugnando: «Anche tu mi piaci».
Yeosang ha immaginato quel momento così tante volte nella sua testa e mai si sarebbe avrebbe creduto che sarebbe arrivato mentre studiava Relazioni interspecie.
E nonostante questo, una voce nella sua testa ancora gli dice che forse però ha capito male e che in realtà dovrebbe accertarsi che sia effettivamente come crede ma il viso di Seonghwa in quel momento è di una sfumatura di rosa così bella che Yeosang non vuole rischiare di farla andare via tanto presto.
«Dopo volevo andare a prendere un frappuccino da Honey, t-ti va di accompagnarmi?» chiede incespicando sull’ultima frase.
Seonghwa rialza lo sguardo. Ciuffi di capelli gli ricadono leggeri sulla fronte quando annuisce sorridente.
Yeosang sorride di rimando e si rimette a studiare.
Per ora può andar bene così, per ora gli possono bastare il sorriso di Seonghwa e le sue guance rosa.